Collage foto cicloturismo

I numeri del cicloturismo in Italia ci dicono che questo modo di viaggiare è sempre più popolare. Vale quindi la pena di superare le proprie ansie e ventilare l’ipotesi di partire almeno per una volta in sella alla propria bici alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche del Bel Paese. Una volta che, a nostro avviso, potrebbe facilmente trasformarsi in due, poi tre, poi quattro…

Sì, perché il cicloturismo è una passione che, quando ti prende, non ti lascia più!

Soprattutto oggi che l’offerta di servizi turistici per gli amanti delle due ruote va specializzandosi, trainata da una domanda sempre più pressante, come illustra chiaramente il recente report Viaggiare con la bici 2024: 4° Rapporto sul cicloturismo, a cura di ISNART e Legambiente.

Il cicloturismo emerge come un segmento in forte crescita all'interno del panorama del turismo attivo e all'aria aperta. Nel 2023, si sono registrate quasi 57 milioni di presenze cicloturistiche in Italia, il 6,7% delle presenze totali. Ancora di più rispetto al periodo precedente alla pandemia.

Chi sono i cicloturisti in Italia

L'Italia attrae cicloturisti prevalentemente giovani, con una forte presenza di Millennial che costituiscono quasi la metà dei viaggiatori in bici. Si tratta di persone con un buon livello di istruzione e con un buon reddito, che prediligono esplorare luoghi autentici e paesaggi naturali e culturali in compagnia di partner, famiglia o amici.

Per loro, il viaggio in bici è più un'esperienza di scoperta che un'attività sportiva, ricercata per connettersi con la natura e godere delle attrazioni artistiche ed enogastronomiche locali. Il cicloturismo è vissuto come un viaggio esperienziale, con un'ampia gamma di opportunità. Basti pensare che dall’analisi del comportamento di spesa dei cicloturisti emergono come voci importanti quelle per i servizi benessere, per i prodotti enogastronomici locali e per le attività ricreative.

Il cicloturista è tendenzialmente alto-spendente, con una spesa media giornaliera superiore rispetto ad altri tipi di turisti, contribuendo così in modo significativo all'economia turistica italiana. Pur essendo un'opzione economica ed ecologica, viaggiare in bici richiama turisti che apprezzano un'offerta di servizi completa e di qualità, evidenziando la crescente attenzione del settore verso questa nicchia di mercato.

Cicloturismo enogastronomico donna in sella alla sua mountain bike elettrica tra vigne, ulivi e cipressi nella zona del Chianti in Toscana, Italia

La preferenza per le mountain bike e gravel è diffusa tra i cicloturisti, ma ci sono anche coloro che optano per bici da corsa, city bike e-bike, ampliando così la base di cicloturisti anche tra i non sportivi.

Quali prospettive per il cicloturismo

L'incremento della domanda presenta esigenze specifiche che richiedono una organizzazione dei servizi a livello sia locale che nazionale.

Ci sono diversi vantaggi su cui l’Italia può contare: un clima piuttosto temperato, una buona disponibilità di strutture ricettive di qualità e un'ampia rete di strade a bassa intensità di traffico che offrono un'opportunità preziosa per diventare delle vere e proprie ciclovie.

Ci sono però anche diverse criticità, prima fra tutte la mancanza di una strategia coordinata a livello nazionale per lo sviluppo del cicloturismo, che possa sviluppare una rete cicloturistica integrata. È necessaria una gestione centralizzata che integri le diverse iniziative e migliori l'efficacia nell'utilizzo delle risorse per lo sviluppo delle infrastrutture.

I servizi più cruciali nella scelta della destinazione cicloturistica includono la presenza di parcheggi sicuri per le biciclette, la sicurezza dei percorsi e l'accessibilità all'assistenza tecnica. Nel complesso, oltre l'80% dei cicloturisti valuta positivamente i servizi offerti sul territorio, ma c’è ancora un gran margine di miglioramento.

Tutto lascia sperare che questo cambiamento sia in atto, a partire dall’esplicito richiamo al cicloturismo nel Piano Strategico del Turismo approvato il 17 luglio 2023, che mira a rafforzare la competitività dell’offerta turistico-culturale italiana dal punto di vista organizzativo e gestionale dei servizi.

Donna che guida la sua mountain bike elettrica in un piccolo villaggio vicino a Laterina in Val D'Arno, Toscana, Italia

Dal piano si evince la volontà di finanziare progetti volti alla trasformazione del patrimonio pubblico in strutture ricettive e di assistenza per i cicloturisti, nonché all'implementazione di percorsi ciclabili di eccellenza nazionale. Tra gli obiettivi c’è quello di migliorare l'accessibilità e la qualità dei servizi cicloturistici, con strutture "bike friendly", infrastrutture come bike park e aree di sosta, e servizi accessori come noleggi, officine e bike sharing.

Iniziative che porterebbero ad un vero salto di qualità nell’offerta, spingendo anche culturalmente nella direzione di una maggior valorizzazione del turismo e della tutela dei ciclisti sulle strade.

Perché provare una vacanza in bici

Dato l'alto potenziale di crescita del cicloturismo in Italia, la vacanza in bici è certamente un’esperienza da provare, pensandola non solo come un'attività per gli appassionati di sport o per i ciclisti più esperti, ma come un'opzione di viaggio sempre più accessibile a tutti, incluse le famiglie con bambini.

Il costante miglioramento dei servizi renderà il viaggio in bicicletta non solo più sicuro e accessibile, ma anche attraente per un pubblico interessato a diverse sfaccettature del viaggio, che spaziano dall'esperienza naturalistica a quella artistico-culturale. Questo trend confermerà il cicloturismo come un’opzione di viaggio trasversale, in grado di soddisfare una vasta gamma di interessi e preferenze.

Perché associare il viaggio in bicicletta esclusivamente agli appassionati più esperti e super attrezzati? Sempre più spesso, non sarà richiesta alcuna preparazione particolare, attrezzatura speciale o pianificazione dettagliata del viaggio, poiché gli itinerari saranno ampiamente diffusi e integrati in una rete di servizi ricettivi che forniranno ai cicloturisti tutto ciò di cui hanno bisogno. Gli esempi virtuosi esistono già in diverse Regioni italiane; ciò che manca è un'effettiva integrazione di questi percorsi locali in una rete nazionale ben strutturata.

Consigli per iniziare

Mentre è in corso questa rivoluzione, non ha senso rimandare la prima vacanza in bici accampando scuse come la scarsa preparazione fisica, la scarsa sicurezza o le elevate spese per attrezzarsi: complice anche la diffusione della e-bike, un breve viaggio in bici è davvero alla portata di tutti, e i percorsi per iniziare non mancano.

Escursioni in bicicletta

È sufficiente partire da itinerari più semplici, magari accontentandosi all’inizio di uscite giornaliere per prendere confidenza con questa modalità di viaggio. Basterà uno zaino o una borsa laterale per la bici per portare l’essenziale, un economico pranzo leggero al sacco e un abbigliamento leggero e a strati.

Per iniziare non devi preoccuparti di avere una bici particolare, accertati solo che il percorso da affrontare sia adatto alla tipologia di bici che hai già. Se ti appassionerai, finirai per optare per una bici di gamma alta adatta ai tuoi viaggi preferiti.

Se poi desideri passare qualche giorno fuori, sarà sufficiente pianificare l’itinerario in modo da prevedere il pernottamento e le soste per i pasti in strutture raggiungibili dal percorso.

Ricorda che l’elettrica è un buon modo per iniziare, ma anche se parti con una bici muscolare, valgono sempre i consigli per il cicloturismo in e-bike che ti abbiamo dato nel nostro blog.

Vuoi saperne di più sulle tipologie di biciclette per viaggiare o sugli itinerari in bici? Segui il nostro blog per leggere consigli utili da veri appassionati di due ruote!

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